Magnesio fertilizzante che cos’è?

Il Magnesio (simbolo chimico Mg) è un elemento molto diffuso in natura. Il magnesio non esiste in forma libera, ma si trova sempre complessato con altri elementi. Il magnesio, assieme al calcio, è il responsabile del valore della durezza totale nei nostri acquari. La somma dei sali di calcio e magnesio fornisce il valore del GH, importantissimo per le piante, ma anche per i pesci.

Possiamo considerare il magnesio un macroelemento, dato che nelle piante è presente una percentuale di circa 0.2% di questo elemento. Come altri macroelementi è un elemento mobile: ciò significa che la pianta lo può spostare dalle parti vecchie alle foglie più giovani per regolare meglio le sue funzioni vitali.

Magnesio come fertilizzante per le piante acquatiche

Per le piante il magnesio è un elemento essenziale in quanto concorre nella formazione della clorofilla oltre a svolgere una regolazione enzimatica per il trasporto dei nutrienti e dei carboidrati all’interno della pianta stessa. Una carenza di magnesio si evidenzia dapprima nelle foglie vecchie: quando la pianta comincia a spostare l’elemento nelle parti alte e giovani del fusto si noterà che le foglie vecchie cominciano ad ingiallire fino a sbiancare a partire dai margini.

Questa perdita di colore intervenale procede verso il centro della foglia fino ad arrivare alla caduta della foglia stessa. Anche il ripiegamento verso l’alto dei margini fogliari o la nascita di foglie nuove con le punte rivolte all’insù è un sintomo di carenza di magnesio. Un eccesso di magnesio è possibile, anche se difficilmente si verifica. In questo caso il magnesio può diventare antagonista nell’assorbimento di calcio e potassio, cosa assolutamente da evitare.

Ora che abbiamo queste informazioni dobbiamo cercare di capire in che maniera fertilizzare con il magnesio. Io prenderei in considerazione 2 casi separati: il primo quello dell’utilizzo di acqua ricostruita con i sali, il secondo quello che prevede l’uso dell’acqua dell’acquedotto.

Sappiamo dalla composizione a secco di una pianta che questa è composta da uno 0.5% di calcio e da uno 0.2% di magnesio quindi nel caso di piante acquatiche possiamo stabilire che un buon rapporto tra calcio e magnesio è di circa 3 a 1, ma anche 4 a 1 va bene.

Con un rapporto simile non ho mai riscontrato carenze nelle piante, anche le più esigenti, quindi potremo preparare l’acqua per i nostri cambi tenendo buone queste percentuali.

Utilizzo dell’acqua ricostruita con i sali

  • 1° dGH corrisponde a 4.341 mg/lt di magnesio disciolto in acqua
  • 1° dGH corrisponde a 7.158 mg/lt di calcio disciolto in acqua

Se prepariamo l’acqua per i nostri cambi scegliendo di avere un GH che va da 5°dGH in su usando il metodo descritto nell’articolo avremo già un acqua ricca di calcio e magnesio in maniera bilanciata, le nostre piante avranno di che nutrirsi in abbondanza e non avremo particolari esigenze di aggiungere altro magnesio. Tutto questo come sempre in un’ottica di cambi d’acqua regolari e calendarizzati: come già detto altre volte per me la gestione di un acquario non può fare a meno dei cambi d’acqua.

Utilizzo dell’acqua di rubinetto

Passiamo al secondo caso, quello che prevede il mantenimento della vasca con acqua di rubinetto (anche se mischiata con acqua di osmosi il rapporto tra calcio e magnesio introdotti non cambia). In questo caso dobbiamo tenere presente che la quantità di magnesio contenuta nelle nostre acque potabili varia molto da zona a zona, e solitamente il magnesio è in quantità insufficienti rispetto al calcio. La durezza totale spesso è data quasi completamente da calcio. Dovremo pertanto integrare l’elemento mancante.

Il metodo più semplice ed efficace consiste nell’utilizzare il solfato di magnesio eptaidrato che altro non è che il comune sale inglese, lassativo in vendita in tutte le farmacie a prezzi bassissimi. Prepareremo una soluzione con sale inglese sciolto in acqua RO che potremo usare per fertilizzare le nostre piante qualora ce ne fosse bisogno.

Per capire all’incirca quanto magnesio serve se usiamo acqua di rubinetto possiamo andare a vedere innanzitutto se è disponibile sul sito del comune o dell’acquedotto un’analisi dell’acqua dove viene evidenziato il contenuto di magnesio. In questo esempio vediamo chiaramente che il magnesio rispetto al calcio è molto poco, per cui possiamo integrare con la nostra soluzione il magnesio che ci serve.

Senza starvi ad annoiare con altri calcoli, percentuali e monotone formule tecniche (chi volesse approfondire trova tutto nell’articolo sulla preparazione dell’acqua) prendiamo 10 buste di sale inglese che corrispondono a 300 grammi, le mettiamo in una bottiglia da 1 litro e aggiungiamo acqua RO quanto basta per riempirla.

Agitiamo bene e abbiamo una soluzione di solfato di magnesio di cui 5 ml apportano a 10 litri di acqua 15mg/lt scarsi di magnesio aumentando la durezza totale di circa 0.8° dGH; oltre a ciò apportiamo anche 19mg/lt di zolfo ma questo non deve in alcun modo preoccuparci in quanto lo zolfo è un macroelemento anch’esso indispensabile per un corretto sviluppo delle piante.

Possiamo anche preparare soluzioni più o meno concentrate, il solfato di magnesio ha una solubilità massima di 710gr/lt a 20°C. Con questi dati siamo in grado di calcolare rapidamente quanto magnesio serve al nostro acquario. Teniamo presente che se suddividiamo la somministrazione del magnesio in 2 dosaggi settimanali l’incremento della durezza totale risulterà praticamente invariato in quanto le piante assorbiranno il sale.

Anche in questo caso come per tutti gli altri fertilizzanti e sali che aggiungiamo all’acqua della vasca avremo un aumento della conducibilità ma tutto verrà riportato nei limiti con i cambi d’acqua.

Articolo di Stefano65

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